Mostra museo di Villa Croce Genova
Così vicina , così lontana. Arte in Albania prima e dopo il 1990
Genova, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce 12 novembre 2009 / 7 febbraio 2010
A cura di Matteo Fochessati, Rubens Shima, Sandra Solimano
La mostra, organizzata dal Museo d’arte contemporanea di Villa Croce in collaborazione con la Galeria Kombetare e Arteve, Galleria Nazionale d’Arte di Tirana, e Wolfsoniana – Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo, intende rappresentare per immagini i profondi cambiamenti che l’avvento della democrazia ha determinato sulla società e sulla vita politica e culturale albanese e i cambiamenti della vita individuale e collettiva, presentando insieme, in dialogo e a confronto, opere di artisti emergenti , protagonisti di un contesto artistico caratterizzato da una dinamica propensione a rapportarsi con lo scenario internazionale, e opere di realismo socialista provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte di Tirana, seguendo il filo rosso dei diversi aspetti della vita quotidiana quali il lavoro, la città, la piazza, il patriottismo e il ruolo dei media, l’educazione scolastica, la condizione della donna e la vita di copia, il volto del potere e il ruolo dell’artista.
L’accostamento su un analogo soggetto di opere così vicine cronologicamente ma così lontane per ispirazione e sensibilità estetica è un’efficace testimonianza delle recenti trasformazioni di un paese in cerca della propria identità, ma anche esempio di un più globale cambiamento che, al di là delle diverse vicende politiche, coinvolge società e nazioni in cui sia stata meno presente una soluzione di continuità tra passato prossimo e presente. Anche all’interno di una più specifica riflessione sul recente sviluppo artistico in Albania, l’antinomia glocal emerge nella persistenza, a fianco di forme espressive più recenti quali video, fotografia, installazioni, di una cultura pittorica che, al pari di queste, affronta con un approccio problematico e inquieto i temi della cronaca quotidiana.
Artisti in mostra
Kujtim Buza , Klirim Ceka, Perikli Culi , Myrteza Fushekati , Gentian Gjkopulli Alban Hajdinaj, Oriana Kamberi,Shpetim Kercova , Vilson Kilica , Idlir Koka , Xhemal Lufta, Elsa Martini, Pandi Mele, Aristotel Papa, Alvas Papandili , Heldi Pema , Suela Qoshja , Bukurosk Seydini, Agim Shami , Orion Shima, Sali Shijaku , Gentian Shkurti, Aleidin Tabaku , Leke Tasi , Driant Zeneli, Eltjon Valle.
Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
Via Jacopo Ruffini 3 - 16128 Genova
Tel. +39 010 585772 - 010 580069; fax +39 010 532482
E-mail museocroce@comune.genova.it
www.museidigenova.it
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Genova, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce 12 novembre 2009 / 7 febbraio 2010
A cura di Matteo Fochessati, Rubens Shima, Sandra Solimano
La mostra, organizzata dal Museo d’arte contemporanea di Villa Croce in collaborazione con la Galeria Kombetare e Arteve, Galleria Nazionale d’Arte di Tirana, e Wolfsoniana – Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo, intende rappresentare per immagini i profondi cambiamenti che l’avvento della democrazia ha determinato sulla società e sulla vita politica e culturale albanese e i cambiamenti della vita individuale e collettiva, presentando insieme, in dialogo e a confronto, opere di artisti emergenti , protagonisti di un contesto artistico caratterizzato da una dinamica propensione a rapportarsi con lo scenario internazionale, e opere di realismo socialista provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte di Tirana, seguendo il filo rosso dei diversi aspetti della vita quotidiana quali il lavoro, la città, la piazza, il patriottismo e il ruolo dei media, l’educazione scolastica, la condizione della donna e la vita di copia, il volto del potere e il ruolo dell’artista.
L’accostamento su un analogo soggetto di opere così vicine cronologicamente ma così lontane per ispirazione e sensibilità estetica è un’efficace testimonianza delle recenti trasformazioni di un paese in cerca della propria identità, ma anche esempio di un più globale cambiamento che, al di là delle diverse vicende politiche, coinvolge società e nazioni in cui sia stata meno presente una soluzione di continuità tra passato prossimo e presente. Anche all’interno di una più specifica riflessione sul recente sviluppo artistico in Albania, l’antinomia glocal emerge nella persistenza, a fianco di forme espressive più recenti quali video, fotografia, installazioni, di una cultura pittorica che, al pari di queste, affronta con un approccio problematico e inquieto i temi della cronaca quotidiana.
Artisti in mostra
Kujtim Buza , Klirim Ceka, Perikli Culi , Myrteza Fushekati , Gentian Gjkopulli Alban Hajdinaj, Oriana Kamberi,Shpetim Kercova , Vilson Kilica , Idlir Koka , Xhemal Lufta, Elsa Martini, Pandi Mele, Aristotel Papa, Alvas Papandili , Heldi Pema , Suela Qoshja , Bukurosk Seydini, Agim Shami , Orion Shima, Sali Shijaku , Gentian Shkurti, Aleidin Tabaku , Leke Tasi , Driant Zeneli, Eltjon Valle.
Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
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