Presentato l’ultimo libro di Adriano Petta

Isernia. La Biblioteca Comunale “Michele Romano” era piena, martedí 5 gennaio scorso, a dispetto del tempo piovoso, per la presentazione dell’ultimo romanzo storico di Adriano Petta “Assiotea, la donna che sfidò Platone e l’Accademia”. Un pubblico attento ha seguito gli interessanti interventi di Gabriele Venditti (scrittore e direttore della Biblioteca), Giuseppe Napolitano (scrittore, poeta), Amerigo Iannacone (scrittore, editore), Ida Di Ianni (poetessa e giornalista), Francesca D’Uva (saggista), i quali hanno sviscerato e presentato il libro da punti di vista diversi. È poi intervenuto l’autore ed è è seguito un interessante dibattito con diversi interventi dal pubblico.

Adriano Petta, molisano di Carpinone ma residente da alcuni decenni a Ladispoli, autore di numerosi libri è scrittore ormai noto. Notevole successo aveva avuto il precedente libro “Ipazia, vita e sogni di una scienziata del IV secolo”, cui tra l’altro anche “Venerdí di Repubblica” qualche settimana fa aveva dedicato quattro pagine.

“Ipazia”, e “Assiotea”, costituiscono con “Eresia pura” una trilogia sul tema della lotta tra ragione e religione. Questa trilogia è tra le pubblicazioni piú significative di Adriano Petta, peraltro scrittore prolifico ed eclettico, alla cui penna è dovuta qualche decina di libri di vario genere.

Per quel che riguarda quest’ultimo libro si tratta di un romanzo storico su un personaggio significativo nella storia della filosofia e del pensiero, ma messo a tacere per secoli. Siamo a Fliunte, Ellade, nel 350 a. C. Un misterioso assassino uccide per impossessarsi di un antico codice. Forse nel “Grande Ordinamento” di Leucippo si nasconde un terribile segreto. E mentre nelle miniere d’oro della Tracia gli schiavi rinvengono statuette dal bel volto di fanciulla che elevano a simbolo di libertà, nell’Accademia platonica di Atene, l’astronomo Eudosso di Cnido con quelle statuine sta costruendo una strana mappa. Assiotea, inconsapevole eroina, si ritrova al centro di un intrico che farà di lei la prima donna ammessa all’Accademia. Aiutata da personaggi eccezionali come Iperide, Diogene e Focione e avversata da giganti come Aristotele e Platone, lotta per far abolire la schiavitù e mutare la disumana condizione della donna, e nello stesso tempo per svelare il mistero delle statuine e dell’antico codice di Leucippo. Ma un implacabile “Guardiano” vigila affinché il segreto non venga svelato, uccidendo chiunque si avvicini troppo all’arcano della “casa del cielo”.