UN’ENSEMBLE DI CETRE E NUMERI DI DANZA NELLA PALESTRA DI CAVALICCO CON I BÁSTYA, FORMAZIONE SLOVACCO-UNGHERESE

Si sta avvicinando alla conclusione (l’ultimo appuntamento sarà sabato prossimo
nella Chiesa di Feletto con le corali di tutte le frazioni del Comune) il 13° “Natale
in Musica a Tavagnacco”, programmato dall’Assessorato alla Cultura del Comune
e con la direzione artistica del Folk Club Buttrio. Il penultimo concerto si terrà,
come è ormai tradizione, il 5 gennaio nella Palestra di Cavalicco di Tavagnacco
e, come ogni anno si tratterà di qualcosa di spettacolare. Stavolta i protagonisti
arriveranno dall’Est Europa, e saranno i BÁSTYA, ensemble di cetre che arriverà
dall’Ungheria e dalla Slovacchia accompagnato da alcuni danzerini
tradizionali in costume. Lo spettacolo, cui tradizionalmente collabora il Circolo
culturale “Cavalicco duemila”, inizierà alle ore 20.45 e sarà ad ingresso libero.
La cetra da tavolo (zither) è strumento derivato da una forma di salterio diffuso fin
dal secolo XVIII in Baviera, Austria e Tirolo. La cassa di risonanza, piatta e di
forma variabile, generalmente rettangolare, porta 5 corde dette melodiche disposte
su una tastiera e da 27 a 40 corde a vuoto per l'accompagnamento. Si suona
pizzicando le corde con un plettro o con le dita. Ungheresi o appartenenti alla
minoranza ungherese in Slovacchia, i Bàstya sono i pionieri di un nuovo stile di
musica per cetra da tavolo grazie ad una formazione di cetre soliste, tenori e basse
che sono l’equivalente dei violini, viola e contrabbasso degli ensemble popolari; a
causa di qusto organico il loro suono non è quello di un’orchestra di cetre ma
ricorda quello dei gruppi folk per archi della tradizione magiara.
Il loro repertorio, brillante fino al virtuosismo, è tutto di origine tradizionale e
presenta la musica ungherese di tutta l’area dei Carpazi, la tradizione delle
orchestre di cetre, la musica zingara, la scuola di Kodaly ed anche canti in lingua
croata. Oltre alle cetre essi usano altri strumenti, quali il tamburo moldavo,
percussioni in legno, organetto e violino. Finora hanno realizzato tre dischi, che
naturalmente porteranno con sè a cavalicco.